lunedì 16 gennaio 2017

IL SOFTAIR


Dalla nascita ad oggi 

Il softair nasce in Giappone negli anni 80.In principio erano giocattoli a tutti gli effetti e utilizzavano propulsioni per lo più a gas e a molla, alle quali seguirono poi i primi modelli ibridi (gas e molla), quale il Walter MPL. Il primo fucile ad essere ufficialmente commercializzato fu però il Famas, famoso per essere il fucile d'ordinanza dell'esercito francese e progettato dalla GIAT Industries, il quale rimane tutt'ora il modello più venduto tra le varie Airsoft gun 
Il softair approda successivamente in tutto il mondo verso gli anni 90, arrivando anche in Italia. Questa diffusione, fece sì che anche lo stesso mercato, sia per quanto riguarda le ASG (air soft gun) che per gli equipaggiamenti, inizi a differenziarsi, riuscendo così a soddisfare un numero sempre crescente di richieste e necessità specifiche.Il softair si distingue dalle altre attività ludico/sportive basate sulla simulazione di azioni belliche per l'utilizzo delle già citate air soft gun  (in inglese letteralmente arma ad aria compressa, ASG) da cui appunto prende il nome.
Tali armi sono riproduzioni più o meno fedeli, di vere armi da fuoco , sia da guerra sia civili, in uso nelle varie forze armate e corpi civili (ad esempio Colt M4, AK47, Beretta 92 ecc.), ed hanno una potenza di fuoco inferiore ad 1 Joule (il massimo consentito è di 0,99 Joule), e secondo la Legge italiana, esse sono considerati "strumenti", tale vendita è vietata ai minori di 16 anni e l'utilizzo è consentito ai maggiori di 14 anni (Decreto 9 agosto 2001 n. 362).
Le ASG sparano dei piccoli pallini di plastica, ceramica, alluminio o materiale biodegradabile, in genere di circonferenza di circa 6 millimetri, di vari colori (il più usato è il bianco), e il loro meccanismo funziona tramite una molla, un piccolo motore elettrico o ancora mediante uso di un gas (CO2, propano , ecc.)
L'impatto del pallino sulla pelle non provoca lesioni sulla pelle, in quanto l'energia minima necessaria alla lacerazione della pelle risulta essere almeno 3J. Un uso improprio delle armi può però portare a gravi conseguenze per la salute, specialmente se a essere colpiti sono gli occhi. Durante le giocate, bisogna rispettare severe norme di sicurezza, e indossare i dispositivi di sicurezza individuale necessari.
Il softair è caratterizzato da una grande varietà di possibili scenari che spaziano da un approccio ludico ad un approccio di tipo sportivo, da un approccio ricreativo, fino ad arrivare un approccio puramente strategico-simulativo di azioni belliche, comprendendo varie sfumature all'interno di queste quattro tipologie.
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In questa foto vediamo un cecchino completo di mezza gilly e un l-96 con un' ottica da 4x

Le regole 
Non essendoci regolamenti ufficiali, le partite possono avere svariati obiettivi: si va dal conquistare la bandiera altrui, ad effettuare vere e proprie pattuglie di ricognizione per conquistare obiettivi di diversa natura (bandiere, testimoni, materiali, etc.), naturalmente "neutralizzando" gli avversari bersagliandoli con le apposite armi ed eliminandoli così dal gioco.
Per motivi di sicurezza è assolutamente d'obbligo per chi gioca indossare almeno degli occhiali protettivi, o meglio ancora delle maschere integrali per proteggere tutto il viso (dette "gran facciali"). Il resto dell'attrezzatura non è obbligatorio .
Se non si rispettano le norme di sicurezza basilari (uso di protezioni e della sicura delle repliche quando non in gioco, tiro solo da distanza superiore ai 9-10 metri) è possibile anche che vi siano infortuni agli occhi o ai denti, ma si tratta di casi poco frequenti e facilmente evitabili se lo sport è praticato con attenzione e soprattutto con le dovute protezioni, come maschere facciali in neoprene, occhiali con lente doppia, elmetti, protezioni specifiche per le parti del corpo più deboli.
Esistono infinite tipologie di giocate, limitate solo dalla fantasia degli organizzatori, queste sono le più comuni:
  • Cattura la bandiera o postazione avversaria che può essere:
    1. Attaccanti contro difensori: viene posta una bandiera obiettivo, la difesa vince se l'attacco non conquista la bandiera entro un tempo limite prefissato o se tutti gli operatori di una delle 2 squadre vengono neutralizzati vince la squadra nemica.
    2. Doppio attacco/difesa: con due Bandiere, vince chi cattura la bandiera nemica e la riporta al proprio campo
  • Deathmatch a squadre, in cui vince chi elimina tutta la squadra avversaria (senza "medico" ) o chi elimina più nemici (con "medico")
  • Liberazione di un prigioniero
  • Tutti contro tutti
  • Cerca e distruggi: difendere la propria postazione e innescare una bomba nel perimetro (naturalmente entrambi le squadre cercheranno di disinnescarla).
  • Vip: scortare un giocatore da un posto all'altro senza che questi venga ucciso dagli avversari.

Certi gruppi prediligono una uniformità, altri lasciano libertà ai membri, questo giocatore è vestito in modo da ricordare un tedesco della seconda guerra mondiale, ma usa una replica moderna; in secondo piano, giocatori senza equipaggiamento particolarmente uniforme.
Possono essere anche organizzati scenari che riproducono azioni realmente avvenute o del tutto immaginarie della storia militare, specialmente con protagoniste forze speciali, del calibro dei US Navy Seals o gli italiani Col Moschin, oppure come già detto da forze armate ed eserciti immaginari.
Essendo la disponibilità di equipaggiamenti assai ampia, spesso i club di softair decidono, in maniera del tutto autonoma, di utilizzare dei setup omogenei, i quali spesso si rifanno a reparti delle forze armate esistenti.
Ad esempio se un club decide di seguire lo schieramento NATO, fornirà ai propri giocatori un abbigliamento ed armi riconducibili ad eserciti filo statunitensi, come ad esempio mimetiche di Paesi aderenti al trattato dell'atlantico del nord (Stati Uniti, Italia, Francia, ecc.), e armi fabbricate da ditte come Colt o Beretta.
Come già detto precedentemente gli "scenari" più in voga tra i softgunners professionisti, sono quelli con protagoniste forze speciali. Possono ,inoltre, essere fatti  fatti realmente accaduti (uccisione di Osama Bin Laden, liberazioni di prigionieri nell'ambito delle guerre al terrorismo iIraq ed Afghanistan, ecc.) della storia militare, oppure operazioni del tutto immaginarie in abito di ipotetiche guerre future.
La particolarità di questo gioco è l'essere basato completamente sulla correttezza del singolo giocatore, dato che non esiste alcun modo per provare oggettivamente che l'avversario sia stato colpito o meno è dovere del singolo giocatore, nel momento in cui avverte l'impatto del pallino avversario, alzare la mano, smettere di sparare e gridare colpitomorto, o preso (autodichiarazione) e quindi abbandonare in fretta l'area di gioco, evitando di collaborare, comunicare o creare intralcio in alcun modo con i propri compagni o avversari ancora impegnati nell'azione.
Chi agisce disonestamente e non si dichiara nonostante colpito, viene ironicamente definito highlander (dal famoso film basato sulle vicende degli scozzesi immortali) e una volta individuato, può anche essere espulso dal gioco o, nei casi più gravi, dall'Associazione di appartenenza.
L'autodichiarazione è anche importante al fine di evitare inutili e continue raffiche di pallini ai danni del giocatore stesso.
Certe volte accade che un giocatore colpito si metta in contatto con i suoi compagni ancora in gioco (cosa assolutamente vietata), comunicando posizione e movimenti del nemico o qualsiasi cosa abbia notato.
Questi giocatori, in alcuni luoghi definiti morti parlanti o zombie, vengono spesso rimproverati e, nei casi estremi, allontanati dal club di gioco.
softerista in azione invernale.
L'asg
Le air soft gun (letteralmente dall'inglese "arma ad aria compressa") come già detto, sono repliche più o meno fedeli di armi leggere, principalmente da guerra (fucili d'assaltocarabine tattiche, pistole mitragliatrici, ecc.), che sparano pallini plastici sferici a distanze variabili.
Il meccanismo di funzionamento può essere a base di:
  • green gas o CO2: il pallino è propulso dalla rapida decompressione del gas;
  • elettriche: un motore, alimentato da un'apposita batteria (di voltaggio variabile tra i 7,2 e gli 11,1 V), aziona un sistema a ingranaggi, i quali spingono una molla e, a fine corsa, la rilasciano perché possa propellere i pallini. Questo tipo di ASG sono le più utilizzate nell'ambito del softair, in quanto, di norma, automatiche e di solito più performanti, alla lunga, delle repliche a gas. Le batterie compatibili con i motori elettrici sono di diversi tipi: se ne possono trovare di tipo NiMH (le più comuni), LiFe (le più recenti) eLiPo (le più usate dai giocatori professionisti); i vari tipi differiscono tra loro per prestazioni, svantaggi e vantaggi.
  • a molla: il sistema di sparo è simile a quello sopracitato, ma qui non è presente alcun dispositivo elettrico. La spinta per caricare la molla, in questo caso, è completamente manuale. In questo modo si sviluppa generalmente una maggiore velocità alla volata, ma questo sistema è utilizzabile solo con le repliche a otturatore girevole o scorrevole.
I pallini, di 6 mm di diametro (con una tolleranza di 0,05 mm), sono composti da materiali plastici biodegradabili .
Da alcuni anni sono state introdotte delle normative che obbligano i softgunners ad utilizzare pallini biodegradabili.
Il peso dei tre tipi di pallini più utilizzati varia tra 0,20 g e 0,30 g; esistono anche pallini con grammatura inferiore, quali 0,12 g e 0,15 g, e con grammature superiori, 0,32 g, 0,35 g, 0,40 g, anche se difficilmente vengono usati. I primi sono troppo soggetti a deviazione a causa del vento, mentre i secondi aumentano la precisione dei fucili da cecchino, ma fanno perdere alcuni metri di gittata utile.
attrezzatura in multicam.
La compressione del gas, necessaria per proiettare il pallino, si ottiene con la compressione (manuale o motorizzata) di un cilindro a molla, oppure precomprimendo il gas in serbatoi sigillati.
L'attrezzatura


Una batteria per ASG

Come già detto, i softgunners, indossano un abbigliamento spesso assai simile a quello in uso dalle varie Forze Armate, e per evitare confusione, è assolutamente vietato indossare loghi o scritte, riconducibili a reparti militari realmente esistenti.
Tra le varie possibilità di equipaggiamento vi possono essere:
  • ASG primario, spesso un fucile d'assalto (tipo M4 o AK47) ad aria compressa (a gas, a molla con caricamento manuale o elettrico), in grado di sparare pallini da 0.2 g o superiori (più sarà alto il peso del pallino più sarà preciso ma la gittata ne soffrirà) e 6 mm in plastica biodegradabile a non oltre 0,99 joule di energia (limite imposto dalla Legge)
  • uno o più caricatori per l'ASG e relativi pallini
  • occhiali di protezione o maschera, per proteggere il viso da eventuali urti e dai pallini
  • una tuta mimetica
  • scarponi da montagna o anfibi
  • un gilet tattico
  • secondo ASG di differente tipologia rispetto a quello primario (ad esempio, una pistola),
  • una radio ricetrasmittente, in grado di operare su frequenze civili
  • ginocchiere e/o gomitiere
  • un binocolo
  • una bussola 
  • una torcia da collocare sul fucile (per missioni in carenza o assenza di luce, come le notturne)
  • orologio
  • Camelback, ovvero una borraccia a vescica posizionata sulla schiena o sullo zaino e dotato di apposita cannuccia.(o borraccia)
  • ottica di precisione
  • fumogeni di libera vendita
  • un mirino per facili acquisizioni di bersagli come Red dot (facoltativo)
Occasionalmente sono stati messi in scena anche veicoli, come un carro armato e un elicottero.
Dato il particolare realismo delle attrezzature, è fondamentale per lo svolgimento pacifico dell'attività che i club comunichino luogo, ora e data dei raduni alle autorità competenti in materia di pubblica sicurezza, così da non incorrere in problemi con i residenti nell'area o con eventuali altre persone presenti sul campo di gioco.
il funzionamento di una asg elettrica

Il softair in Italia

In Italia è presente nei settori sportivi ufficiali di alcuni enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI. Nonostante ciò, il softair non è uno sport riconosciuto 
Le singole associazioni, se perseguono gli stessi obiettivi del CONI, possono comunque iscriversi  risultando pertanto regolarmente iscritte al Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive dilettantistiche.
Negli anni novanta del XX secolo sono nati vari enti di coordinamento nazionali o regionali ed associazioni come l'Associazione Sportiva Nazionale War Games (A.S.N.W.G.) nata nel 1993 ora denominata Federazione Italiana Giochi Tattici (FIGT-ASNWG), che conta in Italia 15 Comitati Regionali, i Gruppi Autonomi Softair (G.A.S.), la Federazione Italiana Soft Air (F.I.S.A.), e diversi altri.
Ogni anno si svolgono numerosi tornei e campionati in tutta Italia, e alcuni eventi internazionali.
Alcuni di questi tornei possono arrivare alle 48 ore consecutive di gioco. I tornei possono prevedere operazioni atte all'acquisizione di obiettivi (tramite ricognizione o azione di combattimento diretto), alla difesa del territorio nei confronti della/delle fazioni opposte, ad operazioni che simulano o riproducono scenari storici o recentissimi.
Le informazioni per lo svolgimento di queste competizioni sono contenute in "storyboard", ovvero ordini di missione, compilati con linguaggio prettamente militare e verosimili.
A seconda del tipo di evento, le informazioni possono essere molto scarne (tornei di recon), molto dettagliate (tornei di combat) oppure un insieme delle due cose al fine di rendere ancor più realistico e difficile l'evento organizzato. Negli ultimi anni si è andata perdendo molta della terminologia prettamente militaristica a favore di un linguaggio tecnico più consono allo sport del soft air e sempre più lontano da schemi e termini militari, allo scopo di dare soprattutto all'opinione pubblica un'immagine ludico sportiva molto lontana da quella prettamente militare.
Le squadre (costituite in Associazioni Sportive Dilettantistiche) sono costituite da un numero variabile di giocatori che dipendono dalle possibilità organizzative dell'Associazione stessa.